Ambulatorio Infermieristico Petrarca Torino Infermiere a domicilio iniezione intramuscolare

INIEZIONI INTRAMUSCOLARI: PERCHE’ RIVOLGERSI AD UN INFERMIERE?

L’iniezione intramuscolare come tutti sanno consiste nell’introduzione di un farmaco all’interno di un muscolo mediante una siringa.

Nell’opinione comune la si crede una manovra semplice mentre in realtà necessita di numerose valutazioni al fine di garantire la corretta somministrazione di un farmaco e ridurre al minimo il rischio di complicanze quali ematomi, dolore, infezioni, infiammazione del nervo sciatico.

Per tanto un infermiere e’ formato per prendere in esame

  • la presenza della prescrizione del farmaco, la scadenza, il dosaggio e la corretta via di somministrazione
  • il volume da somministrare
  • gli eventuali effetti collaterali
  • l’età del paziente
  • la sua struttura fisica
  • lo stato di salute in generale
  • l’aspetto e le condizioni della sede di iniezione prescelta.

Una volta identificata la sede più idonea che garantisca il massimo spessore del muscolo e che sia libera da nervi e vasi sanguinei, l’infermiere riesce a determinare la scelta del calibro e della lunghezza dell’ago da utilizzare, così come della tecnica di iniezione da preferire e dell’inclinazione data all’ago durante la manovra, al fine di ridurre al minimo il trauma tissutale ed evitare al farmaco di depositarsi nel tessuto sottocutaneo.

Inoltre un infermiere può valutare se l’ago utilizzato per la preparazione del farmaco debba essere sostituito prima di pungere la cute perché non più integro o per la presenza di particelle estranee o residui non diluiti sulla sua superficie esterna.

Oltre a ciò puo’ suggerire all’assistito una posizione da assumere per favorirne il rilassamento muscolare e ridurre il dolore. Per questo divengono necessari alcuni accorgimenti quali: tenere presente la velocità di iniezione del liquido; la possibilità di esercitare una pressione manuale per 10 secondi sul sito prima dell’iniezione; il distrarre e il supportare la persona per minimizzarne l’ansia.

In aggiunta è in grado di correggere alcune pratiche oggi considerate erronee come l’uso del massaggio post-iniezione che potrebbe determinare la risalita del farmaco nel tessuto sottocutaneo.

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